[Fonte: http://www.stradevinoeolio.umbria.it/page.asp?idarticolo=471]
">Autentica perla del made in Umbria, prodotto unico ma poco conosciuto nel panorama dei vini della nostra regione, rischia l'estinzione. A fare questo antico passito dal retrogusto fumé sono solo una quindicina di famiglie nella zona di Città di Castello.
Si ottiene da uve bianche messe ad appassire nelle cucine o nelle soffitte delle antiche case contadine. Lì, dove già in autunno grossi caminetti ardono legna tutto il giorno, gli acini macerano e assorbono quel fumo che dà al vino quel carattere intenso e riconoscibile.
Naturalmente è un vino dolce, così ricco di zuccheri che, si dice in gergo, "fa il filo" come la melassa. Se accompagna il classico "torcolo", il rischio è di non voler smettere più. Ma il miglior connubio è con un Sigaro Toscano. Già, perché oltre al gusto è anche la storia a fare da filo conduttore tra il Vin Santo Affumicato dell'Alta Valle del Tevere e il tabacco. Per la precisione la varietà Kentucky, coltivata in queste zone da oltre 150 anni e usata per confezionare il noto sigaro fatto a mano. Una volta, i contadini inzuppavano le foglie di Kentucky essiccate nel Vin Santo prima di fumarle e, ancora oggi, c'è l'usanza di bagnare il 'Toscano' in questo vino.
[Fonte: http://www.stradevinoeolio.umbria.it/page.asp?idarticolo=471]
il 24/09/2014Keywords
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